top of page
Cerca
  • Immagine del redattoreFelici Molti

Il documentario "Atti diversi, incanti di corpi: il laboratorio 2022" girato a Bari è online

Il documentario Atti diversi, incanti di corpi: il laboratorio 2022 girato a Bari e a Mola di Bari tra maggio e giugno 2022 è stato presentato da Irene Gianeselli a Lecce il 5 dicembre 2022 durante la sua relazione dal titolo “Il Teatro del Manifesto e le Tragedie del Çjalderón: un dispositivo didattico nell’active learning per la formazione universitaria” nell’ambito del Convegno di studi "Corpo, rito, parola. Il teatro di Pier Paolo Pasolini" a cura di Francesco Ceraolo, Arianna Frattali, Maria Chiara Provenzano - Università del Salento (DAMS)/Teatro Koreja (Lecce).

Il documentario testimonia la prima prova sperimentale della ricerca dottorale di Gianeselli (UniBa) che ha dedicato già due monografie “Atti diversi, incanti di corpi” (Les Flâneurs Edizioni, 2022) al Teatro di Pasolini con la proposta di una lettura critica inedita e innovativa restituendo al "Manifesto per un nuovo teatro" (Pasolini, 1968) una centralità tanto ideologica, quanto poetico-politica e programmatica.


Il progetto in breve

Il documentario è dedicato al laboratorio sul Teatro del Manifesto (Gianeselli, 2022) di Pier Paolo Pasolini nell'ambito del Festival Conversazioni – la letteratura è di scena 2022 ideato e diretto da Irene Gianeselli con l’attore Luigi Mezzanotte sulla base della ricerca dottorale “Atti diversi, incanti di corpi” (Irene Gianeselli, 2022, Les Flâneurs Edizioni).

La VI edizione di Conversazioni è stata interamente dedicata a Pier Paolo Pasolini e allo studio del teatro e del cinema come “terzo pedagogico” (Damiano, 2013; Perla, 2016) tra intellettuale e società con la testimonianza e il contributo dell’attore Luigi Mezzanotte (formatosi con Carmelo Bene e diretto in teatro, tra gli altri, da Randone, al cinema dai Taviani e da Nichetti). Luigi Mezzanotte sperimentò la prima e unica regia teatrale di Pasolini come protagonista del suo Orgia nel 1968 a Torino con Laura Betti e oggi torna sul testo con Irene Gianeselli pensando un progetto di spettacolo che possa rispondere al programma proposto nel Manifesto per un nuovo teatro (Pasolini, 1968). In questo documentario sono proposti anche gli esiti di questa prima prova empirica che metodologicamente segue l’attivismo pedagogico e in particolare l'active learning per la formazione universitaria. Il progetto è ideato in collaborazione con la bottega Progetti Poetici Permanenti – Pier Paolo Pasolini della Compagnia dei Felici Molti, e con il patrocinio di UniBa, Didasco, Comitato Nazionale per le celebrazioni del Centenario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini e prodotto da Associazione culturale Felici Molti.


Le parole della ricercatrice

«Prima di tutto voglio ringraziare la mia tutor nel percorso dottorale, la Prof.ssa Loredana Perla (Ordinaria di Pedagogia e Didattica Speciale, Direttrice del Dipartimento For. Psi. Com. UniBa) perché sostiene questa ricerca cominciata con lo studio dei manoscritti pasoliniani e con la tesi di Laurea Magistrale in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale (LM-85), anche durante i giorni del laboratorio la sua presenza è stata fondamentale e nel documentario testimonia un rapporto nodale nella crescita individuale e collettiva: quello tra Maestra e la sua allieva. L’idea di questo documentario nasce già nel 2019, ben prima dei cento anni di nascita del Poeta. Poi il 2022 è stata l’occasione per dedicare tre giorni di lavoro a quello che definisco il "Teatro del Manifesto "di Pasolini, per me la più grande rivoluzione mancata del teatro italiano del Novecento. Forse, però, vista l’attuale situazione culturale, è giunto proprio il momento mettere in pratica quel Manifesto, di seguirlo e di adattarlo al nostro tempo e al nostro spazio. Certo, sarà un lavoro faticoso e per continuare sarà importante trovare la collaborazione di un teatro, ma intanto questa ricerca ha camminato con Luigi Mezzanotte e me per le strade di Bari che nel documentario è protagonista con i luoghi che ho pensato rappresentino al meglio il suo senso del sacro e la sua cultura. Come Napoli, anche Bari è una città-mondo, una città-teatro nonostante non abbia saputo imporsi linguisticamente come il capoluogo campano: ma, del resto, Pasolini si riprometteva di fondare una scuola per la ri-educazione linguistica dell’attore, a me piace l’idea di aprire questa scuola anche a spettatori e studenti abbattendo pregiudizi e accogliendo le narrazioni, specie quelle inedite. I risultati sono incoraggianti, come si vedrà dall’analisi delle scritture autobiografiche degli studenti coinvolti nel laboratorio nel secondo volume di “Atti diversi, incanti di corpi” (in uscita a dicembre 2022 per Les Flâneurs Edizioni) che propone anche l’analisi delle Tragedie del Manifesto. Un lavoro di ricerca che unisce due scuole, quella di Arcangelo Leone de Castris per l’italianistica e quella della stessa Prof.ssa Loredana Perla per quanto riguarda l’attivismo pedagogico e la didattica».




IL DOCUMENTARIO

regia IRENE GIANESELLI

fotografia GIOSE BRESCIA

editor SARA PORFIDO

mixing&mastering VALERIO RIVIECCIO

con Irene Gianeselli, Luigi Mezzanotte e con Loredana Perla



bottom of page